Varese - Reggina 1-0 (4/12/10)

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Lonate C'è 98
CAT_IMG Posted on 5/12/2010, 12:10     +1   -1





Ebagua trascina il Varese al quarto posto
I biancorossi battono 1-0 anche la Reggina con una rete del nigeriano, poi Neto e Carrozza colpiscono i pali della porta amaranto. In classifica superati sia i calabresi sia il Livorno


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By lonatece98 at 2010-12-05

È un ritorno regale quello di Giulio Ebagua: il centravanti nigeriano, fuori per infortunio dalla partita con il Portogruaro, firma la strepitosa vittoria del Varese che a Masnago piega anche la Reggina e sale fino al quarto posto della serie B. L’1-0 (foto di S. Raso) segnato a inizio ripresa è una deflagrazione improvvisa e tremenda: palla recuperata, dribbling secco e sinistro imparabile, una combinazione che permette ai biancorossi di guadagnare altre due posizioni in graduatoria (superato sia il Livorno sia gli stessi calabresi che devono recuperare una partita) e respirare aria purissima. Ma il Varese non è tutto qui, anzi: la cronaca delle occasioni parla anche di due pali colpiti dopo il vantaggio, su altrettante azioni spettacolari. E per contro la Reggina, che ha “pareggiato” il primo tempo, non riesce mai a impensierire Zappino: la difesa di Sannino è al solito ben disposta, il centrocampo regge e nel complesso ogni giocatore varesino conclude i 90’ sopra il livello della sufficienza. Una continuità quasi mostruosa, che si riflette nel decimo risultato utile consecutivo, nella rocciosità della retroguardia e nella lunghissima imbattibilità del Franco Ossola. Numeri da grande, e il Varese sta davvero iniziando a capire cosa significhi tutto ciò.

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By lonatece98 at 2010-12-05

COLPO D’OCCHIO – Oltre 5mila a Masnago dove la Reggina si presenta con l’intento di continuare a correre. Non molti i tifosi nel settore ospite dove trovano posto circa 150 persone con un curioso striscione “Padania amaranto”. Buona notizia fin dagli ingressi, dove le sciarpe dei tifosi vendute con intenti benefici (per il Ponte del Sorriso) vanno letteralmente a ruba. Nel prepartita fa il suo esordio lo striscione rotondo sul cerchio di centrocampo con lo stemma comunale, voluto da Palazzo Estense.

FISCHIO D’INIZIO – Sannino non cambia rispetto alle previsioni della vigilia. Neto ce la fa e va in campo accanto a Cellini mentre sulle fasce agiscono Carrozza e Zecchin; in difesa si rivede invece Pesoli. Atzori è senza Tedesco e senza il bomber Bonazzoli e lancia Sy accanto a Campagnacci. Reggina attesa con il 3-5-2 dove il primo da destra di centrocampo è il tradatese Colombo, ex Pro Patria. In realtà però Missiroli è più avanzato e agisce dietro le punte.

IL PRIMO TEMPO – Non sono 45’ da ricordare i primi giocati da Varese e Reggina, squadre che dimostrano di saper giocare ma che allo stesso tempo temono l’avversaria e non disdegnano la copertura. I biancorossi sono senz’altro più intraprendenti misurando la permanenza nella metà campo d’attacco mentre i calabresi avanzano di rado ma conquistano diversi calci d’angolo su cui Zappino è sempre attento. In mezzo al campo ci si controlla: la squadra di Atzori, con un uomo in più, recupera forse più palloni, però Buzzegoli non ne perde uno e dà vita a una discreta ragnatela cui partecipa in ripiegamento anche Cellini. Il centravanti avrebbe anche una buona occasione all’8’ ma la sua conclusione in mischia è alta sulla traversa. Le occasioni però arrivano davvero con il contagocce: quelle importanti si risolvono tra il 29’ e il 36’; nel primo caso è il Varese a sfiorare il vantaggio con uno strano tiro-cross teso scagliato da Zecchin che Puggioni si trova davanti e respinge: sulla ribattuta è bravo Acerbi che di un soffio anticipa Neto. La Reggina risponde 7’ dopo con una gran inzuccata di Cosenza diretta all’angolino basso ma Zappino replica alla perfezione bloccando in due tempi sulla linea di porta. Prima della fine arriva la sostituzione di Cellini, non in perfette condizioni: Sannino sguinzaglia Ebagua che lo ripagherà ben presto.

LA RIPRESA – Pronti-via ed Ebagua fa le prove generali: palla morbida di Zecchin e conclusione del centravanti troppo debole per fare male. Ma subito dopo – è il 6’ – ecco l’azione che vale i tre punti in classifica: la Reggina sbaglia un disimpegno, Ebagua si accorge della palla vagante, la conquista, fa secco Adejo al limite ed esplode un sinistro imparabile: 1-0.
La rete mete gli ospiti alle corde; Acerbi si fa in quattro per evitare la capitolazione ma il Varese prova il raddoppio in diverse occasioni. Atzori prova a inserire Zizzari ma la Reggina non guadagna metri e al 26’ rischia grosso con la splendida combinazione tra Neto ed Ebagua: il brasiliano lascia sul posto due difensori e serve il compagno che mette di poco alto. Neto vuole i riflettori anche per sé e li accende dopo che anche Frara (azione impreziosita dal tacco di Carrozza) costringe all’intervento Puggioni; l’ex Itala San Marco dal nulla si inventa una rovesciata morbida e precisa (foto) e il portiere ospite si supera deviando la parabola sull’incrocio dei pali. Si va verso il recupero e anche Carrozza scuote la porta: dribbling in velocità da sinistra e bordata che si stampa sul palo opposto.
I calabresi ci provano con la forza della disperazione, ma i traversoni in area o sono preda di Zappino o trovano gli attaccanti oltre la linea del fuorigioco. E quando – cosa rara – il Varese boccheggia, tutta Masnago si alza in piedi e sorregge con la voce i ragazzi in biancorosso. Un colore che da questa sera è tra i quattro più in voga dell’intera Serie B.

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By lonatece98 at 2010-12-05


Il tabellino
Giulio è la mossa vincente
Il nigeriano entra sul finire del primo tempo e va in gol al 6' della ripresa

Varese – Reggina 1-0 (0-0)

Marcatori: Ebagua (V) al 6’ st

Varese (4-4-2): Zappino; Pisano, Pesoli, Dos Santos, Pugliese; Zecchin, Buzzegoli (Frara dal 13’ st), Corti, Carrozza (Mustacchio dal 44’ st); Cellini (Ebagua dal 38’ pt), Neto Pereira. All. Sannino. A disp.: Moreau; Camisa, Armenise, Eusepi.
Reggina (3-4-1-2): Puggioni; Adejo, Cosenza, Acerbi; Colombo (Laverone dal 13’st), Rizzo, Viola, Rizzato; Missiroli; Campagnacci (Adiyiah dal 13’ st), Sy (Zizzari dal 13’ st). All. Atzori. A disp.: Kovacsik, Giosa, Burzigotti, Castiglia.
Arbitro: Baracani di Firenze (Masotti e Manna – IV° Pairetto)
Note. Giornata serena e piuttosto fredda, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Ebagua. Calci d’angolo: 7-6. Recupero: 2’ e 4’. Spettatori: 5.148. Incasso: 25.609 euro + quota abbonati.

Le pagelle
Neto insegna il "calcio-pagode"
Nel finale il brasiliano incanta con i suoi movimenti. Pesoli rientra alla grande, Zecchin ancora tra i migliori

Zappino 7 – Una parata coi fiocchi nel primo tempo, tante uscite alte su traversoni e calci d’angolo che non lo preoccupano. Voto alto nonostante la divisa da… steward (giallo fosforescente).

Pisano 6,5 – Partita di relativa tranquillità per Eros che spinge meno di altre volte e si mantiene in copertura di sicurezza. Però prima della fine regala una perla: discesa in slalom speciale fin quasi alla porta avversaria.

Pesoli 7 – Sembra un generale dell’aviazione: quando un pallone entra nello spazio aereo nazionale, si alza in volo e ricaccia lontano la minaccia. Rientro coi fiocchi (foto a lato).

Dos Santos 7 – Meno appariscente del compagno, è a proprio agio nel terreno bagnato dalla neve e si occupa di dare “copertura terrestre” a Pesoli. Elegante o sparagnino, alla fine non lascia passare nulla.

Pugliese 6 – Partita di contenimento, senza acuti ma anche senza concessioni ai pochi reggini che provano ad aggirarsi nella sua zona.

Zecchin 7 – Sta bene e continua a farlo vedere a tutti. Corre, recupera, pennella passaggi, disegna calci da fermo e non sbaglia quasi mai. Sannino lo conosce e sa come ricavarne il meglio.

Buzzegoli 6,5 – Partita di grande intelligenza e attenzione: capisce subito che lì in mezzo non c’è spazio per troppe invenzioni e allora si mette a tessere passaggi e movimenti che dettano con precisione i tempi del Varese.
(Frara 6 – Gioca poco, ha sui piedi la palla per bissare il gol di Padova ma non riesce ad angolarla. Poco male: è in campo nel finale e la squadra non si disunisce mai)

Corti 6,5 – Altra bella prova, magari senza fronzoli ma con tutto ciò che di positivo può dare un mediano coriaceo e ubbidiente nel cuore del gioco.

Carrozza 6,5 – Non è il tornado dell’ultima mezz’ora di Padova, ma offre una prova positiva. Poi, prima di lasciare il posto a Mustacchio (dall’89’, s.v) mette due ciliegine sulla torta con un assist di tacco e la bordata che si ferma sul palo sinistro di Puggioni.

Cellini 6 – Dovessimo giudicarlo da centrocampista sarebbe da 7 per la volontà, il movimento e i palloni recuperati. Da attaccante gli daremmo 5 per quel pallone alle stelle nei primi minuti. La media è un voto sufficiente.
(Ebagua 7,5 – Il match winner si guadagna il voto più alto: va oltre al gol (che già basterebbe) perché a differenza dei compagni di reparto ci prova praticamente ogni volta che ha la palla tra i piedi. Se al Varese serve maggior concretezza per concludere i ricami del centrocampo, Giulio è l’uomo che può darla).

Neto Pereira 7 – Gira a lungo lontano dalla porta, più in appoggio agli altri che alla ricerca della soluzione personale. Nel finale però decide di predicare calcio-samba (anzi, pagode dal ballo che ama praticare) e lascia a bocca aperta tutti tranne il portiere avversario, che con un gran balzo gli nega la gioia del gol
 
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